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Il nome Vega Sicilia compare nei documenti secoli prima che la cantina apparisse nel 1864. L’origine esatta del nome non ? nota, ma ? certo che non ha nulla a che vedere con l’isola italiana. “Vega” ? un riferimento all’abbondante vegetazione sulle rive del fiume Duero, e “Sicilia” deriva dal nome di Santa Cecilia, la protettrice della musica. Chi ha scelto il nome ? Don Eloy Lecanda y Chaves, viticoltore locale con studi a Bordeaux e fondatore della vigna nel 1864. Abile commerciante, innalz? rapidamente il prestigio del campo, quindi non c’? da meravigliarsi che nel 1876 divenne fornitore della Real Casa di Spagna Colore: rosso porpora scuro Profumo: molto espressivo, con note floreali, lamponi, more e spezie natalizie Sapore: raffinato, fresco, forte e polposo, con attacco vellutato, corpo da medio a pieno, ricco aromi di mirtilli, ribes ed erbe aromatiche per la bistecca; straordinariamente puro, complesso e armonico, con tannini setosi e finale lungo, persistente Abbinamenti gastronomici: antipasti, Jamon Iberico, prosciutto, carne rossa alla griglia, costoletta di agnello con patate dolci, salsicce, foie gras, selvaggina (cervo) Temperatura di servizio 18? C Stagionato 5 anni (vedi nome) in botti nuove e vecchie di rovere francese e americano. Descrizione dell’enologo: ?VWhiteena non ? il secondo vino, ma un vino diverso (da Unico). Il segreto ? dove sono i vigneti, l’enologo non ? cos? importante. Il terreno e la posizione producono vini che possono essere conservati a lungo. Per me il suolo ? pi? importante dell’et? dei vitelli. VWhiteena 5? ? prevalentemente Tempranillo, con poco Merlot usato per condire, sale e pepe. Il vino viene affinato in rovere americano e francese, quest’ultimo conferendogli una caratteristica unica. 97 punti James Suckling 96 punti Parker
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